Apco alla terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile con l’evento “Al centro la persona umana – Lavoro dignitoso e crescita economica”
Giunto alla sua terza edizione, il Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASviS, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ha visto la partecipazione di Apco, aderente all’Alleanza sin dall’anno della sua costituzione, con un evento di grande richiamo che si è svolto a Catanzaro lo scorso 29 maggio presso la “Cittadella” della Regione Calabria dal titolo “Al centro la persona umana – Lavoro dignitoso e crescita economica – Partnership per gli Obiettivi”.
Hanno partecipato all’organizzazione dell’evento Entopan, Banca Etica, APS Novezero, PMI Branch Calabria, Alleanza contro la Povertà, Rubbettino Editore, Konsumer Italia, Comunità Progetto Sud, Fattoria sociale Fuori di Zucca, Confcommercio Professioni. Vista la rilevanza e la finalità del festival, l’iniziativa ha goduto del patrocinio della Regione Calabria, dell’Unical, dell’Università Magna Grecia dipartimento Diges, dell’Università Mediterranea dipartimenti Diies e Diceam e del Forum Terzo Settore della Calabria. Sono stati coinvolti numerosi soggetti tra i quali il settore dello sviluppo sostenibile e gli Assessorati al Lavoro e Welfare ed alla Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria.
“Per assicurare un futuro prospero per le prossime generazioni e per la salvaguardia delle risorse del pianeta che sono indispensabili alla vita, occorre ripensare i paradigmi dello sviluppo sostenibile – afferma Cesara Pasini, Presidente di APCO – e per fare questo dovremmo concepire il lavoro in modo nuovo, partecipato ed equo, facendo leva su partnership molto ampie, che coinvolgono le istituzioni pubbliche, le organizzazioni private e i cittadini per indirizzare il cambiamento necessario per la sostenibilità complessiva”.
“Un cambiamento concreto è possibile solo mettendo la persona al centro di ogni azione e decisione - sostiene Francesco Catanese Coordinatore della Delegazione Sud e Membro del Consiglio Direttivo di APCO - ed attraverso la cooperazione di soggetti diversificati che siano in grado di parlare ai giovani ed ai lavoratori, proponendo nuove politiche del lavoro, idee di crescita e sviluppo, strategie per la formazione e l’orientamento mirati alle esigenze dello scenario economico e sociale del XXI secolo”.
L’evento, ideato nello spirito del goal 17 dell’Agenda ONU 2030 “Partnership per gli Obiettivi”, è incentrato sul goal 8 che riguarda un tema più che mai attuale per il nostro paese: “Lavoro Dignitoso e Crescita Economica”. L’intento - facilmente intuibile dal titolo - è comunque quello di affermare la centralità della persona nel mondo del lavoro ed il rispetto delle due dimensioni che la contraddistinguono, individuale e sociale. “Siamo convinti - continua Catanese - che proprio mettendo al centro dello sviluppo sostenibile le singole persone con le loro capacità ed aspirazioni, insieme -soggetti istituzionali, economici, sociali e stakeholder del territorio- possiamo generare opportunità accessibili a tutti e costruire una società più umana e fraterna”.
In questa ottica durante il convegno i relatori (esperti, accademici, imprenditori, rappresentanti di istituzioni ed organizzazioni ecc.) hanno presentato best practices, strumenti e modelli etico-sostenibili per promuovere la crescita imprenditoriale e l’inclusione sociale in una direzione di sostenibilità, innovazione e legalità, con focus su settori ad alto valore aggiunto. È stato dato anche ampio spazio ad un confronto sull’importanza della valorizzazione del capitale umano nel XXI secolo, che costituisce un reale vantaggio competitivo per lo sviluppo di ogni organizzazione. Così come si è discusso delle necessarie politiche e strategie di partnership nell’ambito della formazione, orientate a supportate le giovani generazioni nell’acquisizione delle competenze richieste dal nuovo mercato del lavoro.
Quest’anno, sono stati protagonisti dell’evento anche gli studenti delle tre Università della Calabria. Per loro è stato indetto un contest che ha previsto l’elaborazione di idee progettuali finalizzate a determinare il cambiamento, attraverso la crescita economica ed il lavoro dignitoso. Una giuria, composta dagli organizzatori, ha valutato le proposte pervenute, premiando nel corso del festival le tre ritenute più originali, fattibili ed efficaci, l’auspicio che possano essere portate avanti e concretizzate.
“L’eccezionale successo del Festival dimostra che la società civile e i cittadini hanno capito la centralità della sfida posta dall’Agenda 2030, per un cambiamento del modello di sviluppo, da attuare con misure concrete e urgenti. La politica deve occuparsi molto di più di questi temi e speriamo che il Governo e il Parlamento, a partire dalla prossima Legge di Bilancio, orientino le proprie scelte in questa direzione. Un futuro sostenibile dal punto di vista economico, sociale, ambientale e istituzionale è l’unico futuro per cui vale la pena impegnarsi, tutti insieme”, dichiara il Professor Enrico Giovannini nel comunicato stampa alla chiusura del Festival, cui hanno concorso quest’anno più di mille eventi sul territorio nazionale.
Sempre nel medesimo comunicato si legge: “Dalle università alle imprese, dai piccoli comuni alle grandi città, dalle scuole al mondo dello sport e della cultura: l’Agenda 2030 è sempre più riconosciuta come la guida per conseguire la sostenibilità economica, sociale, ambientale e istituzionale. Lo dimostra l’eccezionale partecipazione di quest’anno che ha visto coinvolti milioni di cittadini in tutte le regioni, centinaia di imprese e di organizzazioni della società civile.”
Hanno partecipato all’organizzazione dell’evento Entopan, Banca Etica, APS Novezero, PMI Branch Calabria, Alleanza contro la Povertà, Rubbettino Editore, Konsumer Italia, Comunità Progetto Sud, Fattoria sociale Fuori di Zucca, Confcommercio Professioni. Vista la rilevanza e la finalità del festival, l’iniziativa ha goduto del patrocinio della Regione Calabria, dell’Unical, dell’Università Magna Grecia dipartimento Diges, dell’Università Mediterranea dipartimenti Diies e Diceam e del Forum Terzo Settore della Calabria. Sono stati coinvolti numerosi soggetti tra i quali il settore dello sviluppo sostenibile e gli Assessorati al Lavoro e Welfare ed alla Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria.
“Per assicurare un futuro prospero per le prossime generazioni e per la salvaguardia delle risorse del pianeta che sono indispensabili alla vita, occorre ripensare i paradigmi dello sviluppo sostenibile – afferma Cesara Pasini, Presidente di APCO – e per fare questo dovremmo concepire il lavoro in modo nuovo, partecipato ed equo, facendo leva su partnership molto ampie, che coinvolgono le istituzioni pubbliche, le organizzazioni private e i cittadini per indirizzare il cambiamento necessario per la sostenibilità complessiva”.
“Un cambiamento concreto è possibile solo mettendo la persona al centro di ogni azione e decisione - sostiene Francesco Catanese Coordinatore della Delegazione Sud e Membro del Consiglio Direttivo di APCO - ed attraverso la cooperazione di soggetti diversificati che siano in grado di parlare ai giovani ed ai lavoratori, proponendo nuove politiche del lavoro, idee di crescita e sviluppo, strategie per la formazione e l’orientamento mirati alle esigenze dello scenario economico e sociale del XXI secolo”.
L’evento, ideato nello spirito del goal 17 dell’Agenda ONU 2030 “Partnership per gli Obiettivi”, è incentrato sul goal 8 che riguarda un tema più che mai attuale per il nostro paese: “Lavoro Dignitoso e Crescita Economica”. L’intento - facilmente intuibile dal titolo - è comunque quello di affermare la centralità della persona nel mondo del lavoro ed il rispetto delle due dimensioni che la contraddistinguono, individuale e sociale. “Siamo convinti - continua Catanese - che proprio mettendo al centro dello sviluppo sostenibile le singole persone con le loro capacità ed aspirazioni, insieme -soggetti istituzionali, economici, sociali e stakeholder del territorio- possiamo generare opportunità accessibili a tutti e costruire una società più umana e fraterna”.
In questa ottica durante il convegno i relatori (esperti, accademici, imprenditori, rappresentanti di istituzioni ed organizzazioni ecc.) hanno presentato best practices, strumenti e modelli etico-sostenibili per promuovere la crescita imprenditoriale e l’inclusione sociale in una direzione di sostenibilità, innovazione e legalità, con focus su settori ad alto valore aggiunto. È stato dato anche ampio spazio ad un confronto sull’importanza della valorizzazione del capitale umano nel XXI secolo, che costituisce un reale vantaggio competitivo per lo sviluppo di ogni organizzazione. Così come si è discusso delle necessarie politiche e strategie di partnership nell’ambito della formazione, orientate a supportate le giovani generazioni nell’acquisizione delle competenze richieste dal nuovo mercato del lavoro.
Quest’anno, sono stati protagonisti dell’evento anche gli studenti delle tre Università della Calabria. Per loro è stato indetto un contest che ha previsto l’elaborazione di idee progettuali finalizzate a determinare il cambiamento, attraverso la crescita economica ed il lavoro dignitoso. Una giuria, composta dagli organizzatori, ha valutato le proposte pervenute, premiando nel corso del festival le tre ritenute più originali, fattibili ed efficaci, l’auspicio che possano essere portate avanti e concretizzate.
“L’eccezionale successo del Festival dimostra che la società civile e i cittadini hanno capito la centralità della sfida posta dall’Agenda 2030, per un cambiamento del modello di sviluppo, da attuare con misure concrete e urgenti. La politica deve occuparsi molto di più di questi temi e speriamo che il Governo e il Parlamento, a partire dalla prossima Legge di Bilancio, orientino le proprie scelte in questa direzione. Un futuro sostenibile dal punto di vista economico, sociale, ambientale e istituzionale è l’unico futuro per cui vale la pena impegnarsi, tutti insieme”, dichiara il Professor Enrico Giovannini nel comunicato stampa alla chiusura del Festival, cui hanno concorso quest’anno più di mille eventi sul territorio nazionale.
Sempre nel medesimo comunicato si legge: “Dalle università alle imprese, dai piccoli comuni alle grandi città, dalle scuole al mondo dello sport e della cultura: l’Agenda 2030 è sempre più riconosciuta come la guida per conseguire la sostenibilità economica, sociale, ambientale e istituzionale. Lo dimostra l’eccezionale partecipazione di quest’anno che ha visto coinvolti milioni di cittadini in tutte le regioni, centinaia di imprese e di organizzazioni della società civile.”